All'inceneritore di Torino rifiuti da tutta Italia. E noi respiriamo...

26 Febbraio 2025 - Tempo di lettura: 2 minuti

Circa dal 2014 l'inceneritore di Torino-Gerbido brucia rifiuti provenienti dalla Liguria, in base ad accordi fra i politici sinistrorsi torinesi e la giunta di centrodestra della Riviera. Si tratta di circa 100'000 tonnellate all'anno, che producono lauti incassi per TRM (società privatizzata che gestisce l'inceneritore) ed abbondanti veleni (diossine, mercuiro polveri) per gli abitanti di Torino e Provincia nonchè per chi consuma cibi (latte, verdure, grano, mais... ecc) prodotti nella zona.

Il tutto grazie al solito Chiamparino (allora Sindaco PD di Torino e poi Presidente della Regione), a Saitta (allora Presidente PD della Provincia) nonchè al governo a guida PD di Renzi & Verdini che con il Decreto sblocca-Italia (DL 133/2014) hanno dichiarato il Gerbido "impianto di interesse nazionale": in parole povvere una licenza di bruciare a più non posso tutto quello che si riesce a bruciare. Il tutto in barba alle valutazioni d'impatto ambientale ed a qualunque cautela nei confronti della salute dei cittadini. Qualunque partito politico sponsorizzi impianti insalubri non può che essere definito:

Partito Diossina!

Evviva. Tanto Torino non ha problemi di polveri ed inquinamento!!!...

Anche i Sindaci PD di Grugliasco, Beinasco e Rivoli, che quando si è trattato di decidere se e quanto grande fare l'inceneritore hanno votato "più grande e potente possibile" adesso si lamentano (poverini, che "avveduti"...) che ci sono rifiuti che arrivano da mezza Italia per questa o quella "emergenza rifiuti" (in Liguria c'è "emergenza" da anni...). Ma senza far troppo rumore!

Intanto i cittadini respirano sostanze cancerogene presenti nei fumi emessi dalla ciminiera del Gerbido (per ben 11-12 MILIONI di metri cubi al GIORNO!!)...